10 LUGLIO 2020
Com’è la situazione nel Mondo e in Africa? Quali le ripercussioni economiche? Quali i rischi di violenze a causa del lockdown? Quali i progressi del vaccino? Il mondo sta attraversando un momento drammatico, e mai come in questo momento siamo alla ricerca di risposte. L’Africa, con i suoi 1,3 miliardi di abitanti rappresenta un’incognita che non può essere sottovalutata. Infatti, “una pandemia globale coinvolge tutto il mondo”, come dichiarato da Mario Raffaelli – Presidente di Amref Health Africa Italia. “Non solo a livello sanitario, ma anche sociale, economico e politico. Per questo, oggi più che mai, nessun Paese può restare indifferente alla sorte degli altri”.
Walter Ricciardi – Professor Public Health Università Cattolica, Scientific Director Maugeri, nonché rappresentante italiano nel consiglio esecutivo dell’OMS, ha confermato le dichiarazioni del Presidente di Amref Italia, affermando e ribadendo che “il virus non è un fatto italiano, siamo tutti collegati” e che “per questo motivo dobbiamo continuare ad aiutare gli altri, anche l’Africa, per aiutare noi stessi. O ne usciamo insieme o non se ne esce“. Il Dott. Ricciardi ha continuando dichiarando che “il virus si comporta alla stessa maniera ovunque. L’impatto cambia in base alle decisioni dei Governi. In molti Paesi, i sistemi sanitari sono troppo deboli anche per affrontare condizioni ordinarie, non è plausibile pensare che possano far fronte a quelle straordinarie, come il Coronavirus”.
A seguito delle dichiarazioni del Dott. Ricciardi, Githinji Gitahi – Global CEO di Amref Health Africa, ha affermato che “la scarsa mobilità e la bassa soglia dell’età media sono le ragioni per cui, nel continente africano, la diffusione del Covid-19 sembra ridotta. Tuttavia, questo mi fa temere che l’Africa dovrà convivere più a lungo con il virus”. Secondo le previsioni del Global CEO di Amref, infatti, il virus sopravviverà nel continente “anche due o tre anni”.
Nel corso dell’evento sono state inoltre sviscerate quelle che sono, purtroppo, alcune delle conseguenze velate, ma altrettanto severe, del Covid-19 nei Paesi africani. Molte giovani donne africane sono costrette, infatti, a subire tacitamente gli effetti della pandemia. Nice Nailantei Leng’ete – Ambasciatrice mondiale Amref contro le mutilazioni genitali femminili, racconta l’aumento nel numero di stupri, di gravidanze e matrimoni precoci, di mutilazioni e di violenze di genere. “Dato che tutte le strutture di supporto sono chiuse, le donne e le ragazze che subiscono violenze non hanno posti sicuri dove rifugiarsi”, afferma, in chiusura del suo intervento.
Mario Raffaelli ha infine offerto un’accurata analisi dell’impatto della crisi pandemica che, in alcuni casi, fa parlare di rottura sociale, sottolineando il fatto che la lotta al COVID-19, per i vulnerabili, è più ardua. Le implicazioni socioeconomiche, politiche e psicologiche del COVID-19 stanno infatti condizionando tutto il mondo, tuttavia, non colpiscono tutti allo stesso modo. Si pensa infatti che l’Africa possa “andare incontro alla sua prima recessione continentale nell’ultimo quarto di secolo“. Tutto ciò, “nel momento in cui sembravano nascere grandi speranze”, dichiara Raffaelli. “L’Europa non può chiudersi ora, deve contribuire con investimenti, ovviamente in linea le decisioni e regolamentazioni africane, a dare un sostegno a quell’unico mercato interno africano che tanto manca e che farebbe la differenza”, continua. “Sarebbe mortale ora richiudersi“.
L’evento di mercoledì 8 luglio ha visto come protagonisti esperti quali Githinji Gitahi, Cécile Kyenge, Medico chirurgo già Ministro per l’Integrazione e già Eurodeputata, Nice Nailantei Leng’ete, Mario Raffaelli e Walter Ricciardi. Ha moderato l’evento Laura Tangherlini, Giornalista e conduttrice RaiNews24.
L’incontro è stato organizzato in vista di una data importante: la nascita del più giovane Paese al mondo, il Sud Sudan, diventato uno Stato indipendente il 9 luglio 2011. Con l’occasione è stato affrontato il tema della “salute” del Sud Sudan attraverso un racconto toccante, che ricorda la nascita del Paese e attraverso i risultati del progetto S.A.S.N. (Sostegno della sicurezza alimentare e promozione della Sana Nutrizione), che vede Amref Health Africa coinvolta in un’azione sostenuta dall’Aics (Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo) e che vede come capofila il Vides.
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